Domenica 12 Giugno si svolgerà il Referendum promosso dal Forum dei Movimenti per l’acqua, mediante la raccolta di circa 1.400.000 firme, sui due quesiti referendari accettati dalla Corte Costituzionale. Saremo chiamati quindi a decidere su un bene essenziale e la vittoria dei "SI" porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e ad affermare che l’acqua è un bene comune e un diritto di tutti ad usufruirne.
Sappiamo tutti che:
- Inizio processo di privatizzazione: con la legge Galli 1994.
- Accelerazione di tale processo a causa dell' art. 23-bis della legge 133/2008, (Governo Berlusconi) così come modificato dall'art.15 del decreto Ronchi, (primo quesito)
Il primo quesito chiede l’abrogazione della normativa approvata dal governo Berlusconi nel 2008 che stabilisce la gestione del servizio idrico tramite affidamento a soggetti privati attraverso gara o a società a capitale misto pubblico - privato, all’interno delle quali il privato detenga almeno il 40%.
- L'art 154 Decreto dell’ambiente 2006, solo limitatamente alla parte che nel determinare la tariffa del servizio idrico, garantisce al privato di poter remunerare il capitale investito, caricando un 7%. (secondo quesito)
Il secondo quesito chiede l’abrogazione di una parte di una normativa del 2006 che consente al gestore di ottenere profitti garantiti sulla tariffa, caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% a remunerazione del capitale investito.
Le Conseguenze della privatizzazione, (se non passa il Referendum) sono 3:
-aumento bollette,
-diminuzione degli investimenti e quindi peggioramento dell'efficienza e della qualità del servizio-
-diminuzione e precarizzazione del lavoro;
Se i quesiti passano positivamente il Referendum, i risultati saranno:
- Inizio della ripublicizzazione del servizio idrico, gestito da aziende di diritto pubblico, quali le aziende speciali
- -si riapre il confronto rispetto alla legge di iniziativa popolare presentata dal forum nel 2007
- -si persegue una gestione partecipata del servizio, in cui lavoratori ed utenti intervengono nelle scelte più importanti, considerando che tale possibilità è già riconosciuta dalla nostra Costituzione all'art. 43.
- Che cita testualmente:
“ A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti, determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.”
Come possiamo intervenire operativamente noi come SEL?
In pratica:
- coinvolgere tutte quelle persone attive su questa tematica, facenti parte i circoli SEL di Roma Metropolitana e Area Provinciale, oltre che tutte le strutture dell’area regionale, affinchè la “base” diventi operativamente inserita in un contesto di sostegno politico alla battaglia dei movimenti dell’acqua, SENZA voler apporre etichette all ‘impegno di ognuno di noi, ma creando sinergia fra le parti coinvolte;
- diversi sono i compagni di alcuni circoli, che da sempre sono impegnati nei banchetti dell’acqua, piuttosto che nelle riunioni del Forum per l’acqua pubblica. E tutto questo è un patrimonio prezioso di esperienza e di entusiasmo. Amici con cui abbiamo condiviso anche la battaglia per Acqua Latina, piuttosto che lo sfruttamento dei bacini idrici lacustri (Bracciano, Castelgandolfo, etc), piuttosto che l’affermazione alla gestione pubblica dell’acqua (vedi Flavia Acque a Ladispoli), quindi creare un Coordinamento tematico tra i circoli interessati;
- contattare tutti quei circoli che hanno avuto e che hanno persone attive sull’acqua pubblica, ci permetterà di poter allargare il coinvolgimento ad altri circoli che vorranno essere partecipi, creando quel sostegno politico al Movimento dell’acqua, che fin dall’inizio è stato evidenziato
Comitato promotore composto da comitati cittadini, associazioni, cittadini, professionisti, etc
Comitato sostenitore formato dai partiti politici, gli enti locali, etc, (che fin dall’inizio hanno voluto appoggiare la battaglia civile dei cittadini);
Noi a Cerveteri, (ed ecco un esempio calzante del coinvolgimento dei singoli elementi) come Comitato Acqua CPRN (Comuni acqua pubblica Provincia Roma Nord, di cui fanno parte, tanto per citarne qualcuno, anche: Anguillara, Bracciano, Trevignano, Manziana, Canale Monteranno, Ladispoli, Santa Marinella ed altri) siamo riusciti fin dalla prima raccolta firme nel 2006, a mettere insieme realtà associative e partitiche, in un unico impegno civico, TUTTI VOLONTARI PER L’ACQUA PUBBLICA, (autenticatori compresi ).
Questo ragionamento si è rivelato vincente, anche nei confronti dei giovani che si sono avvicinati, visto che da Febbraio di quest’anno, non appena avuta l’approvazione dalla Corte Costituzionale dell’accettazione dei Referendum, ci stiamo riunendo settimanalmente per organizzare:
- l’informazione ai cittadini,
- i banchetti territoriali,
- iniziative a tema,
- la movimentazione per la manifestazione di sabato prossimo a Roma.
Riunioni a cui partecipano a proprio titolo: associazioni, comitati , partiti, fra cui il nostro circolo SEL Agorà, uno dei primi sostenitori del neo Comitato Referendario Cerveteri 2 Sì per acqua pubblica.
Noi crediamo, infatti che, in questa battaglia per la difesa dei Beni Comuni, sia importante la “base”, più si sviluppano “energie” ( termine veramente appropriato ) positive ed unitarie, più il risultato sarà quello auspicabile per il risultato finale.
Nella Commissione Acqua che come Coordinamenti Provinciali avremo col Coordinamento Regionale di SEL, dovremo definire strategie e strumenti per realizzare la nostra campagna referendaria a sostegno dei movimenti dell’acqua pubblica. In quella sede ognuno di noi potrà dare il suo contributo per una politica concreta e reale per il Referendum . E certamente, la problematica della presenza di arsenico in molti comuni della Provincia di Roma (comuni del lago Bracciano ad esempio) e di altre province, come la Provincia di Viterbo che ha raggiunto un livello di massima allerta fra cittadini ed istituzioni, avrà la sua centralità, nell’elaborare un documento finale dei lavori.
Un impegno generale che noi come SEL attiveremo a difesa di un bene prezioso e di tutti, per garantire la qualità e la gestione del servizio dell’acqua pubblica, sintetizzato nel motto adottato sin dal 2006 da tutti noi:
“Perché si scrive acqua ma si legge democrazia”.
La Referente
p/Commissione Acqua Provincia Roma
Maria Beatrice Cantieri
Nessun commento:
Posta un commento