lunedì 14 febbraio 2011

RIVOLTiAmo GLI STATI GENERALI DI ALEMANNO E BERLUSCONI

Roma è allo sbando.
L’amministrazione Alemanno, sempre con un occhio rivolto agli appetiti di amici e sodali della maggioranza, annaspa per salvare un’immagine ogni giorno più appannata dal malgoverno. L'incapacità conclamata di operare cambiamenti utili a migliorare la qualità della vita dei cittadini ne conferma la distanza dai problemi reali e la profonda inadeguatezza a cogliere le grandi potenzialità che Roma esprime.
Il sistema di relazioni con i soggetti economici più influenti è passato senza soluzione di continuità dalla vecchia gestione di centro sinistra a quella presieduta dai post-fascisti, con la differenza che questi ultimi hanno definitivamente consegnato nelle mani dei potentati economici romani il governo vero di Roma.
I disastri della destra capitolina, inadeguata a gestire una crisi economica e sociale sempre più drammatica, sono evidenti: corruzione come sistema di governo, tagli alle politiche sociali e agli enti locali, distruzione della scuola pubblica, precarizzazione selvaggia, regali alla rendita immobiliare, saccheggio del territorio, razzismo diffuso e omofobia, attacco ai diritti delle donne e alla cultura. Gli annunci relativi all’offerta abitativa pubblica sono stati ampiamente disattesi, come il piano occupazionale: dei 100.000 posti di lavoro promessi non si vede traccia. In linea con la politica fallimentare dell'amministrazione capitolina, è rimasta lettera morta la riqualificazione delle periferie annunciata in campagna elettorale. Privilegiando la demagogia e la campagna a colpi di spot la destra ha pienamente dimostrato tutta la sciatteria istituzionale di cui può essere capace.
Sciatteria che si è tramutata in tragedia con il rogo della baracca nel quale hanno perso la vita quattro bambini Rom.
Da anni affrontata con misure d’emergenza e tutta incentrata sul problema di ordine pubblico, la questione Rom nella capitale ha dimostrato l’insussistenza del piano nomadi e l’inutilità dei poteri speciali affidati al prefetto, oltre a mettere in evidenza che il sindaco Alemanno, se si considerano i risultati ottenuti con l'investimento di 20 milioni di euro, ha anche pessime qualità amministrative. Occorre uscire dalla logica dei campi, abbandonare l’idea di isole blindate dove relegare famiglie e bambini e concepire percorsi di inclusione e integrazione reali che portino a soluzioni abitative stabili e dignitose.
Incurante dello sfacelo, indomito e quasi surreale, Alemanno insiste nel giocare la carta del grande evento mediatico, utile a mettere sotto il tappeto i suoi fallimenti e tenta di rilanciare la propria maggioranza agli occhi dei romani e del Paese, attraverso la convocazione degli “Stati Generali di Roma Capitale”. Sceglie per le due giornate un padrino d’eccezione, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ovvero il principale responsabile dello sfascio civile, morale ed economico del Paese, che terrà a battesimo il piano di rilegittimazione pubblica del sindaco.
Insieme alle tante anime della società civile e dei partiti di centro sinistra, con i movimenti, l'associazionismo e i sindacati dobbiamo mettere in campo un percorso che dia forza all’opposizione e sappia costruire passo dopo passo una città più giusta, sostenibile e capace di valorizzare la sue vocazioni naturali.
Un’altra Roma è necessaria. È urgente avviare un percorso di partecipazione e mobilitazione che ci conduca a rappresentare, nel corso degli “Stati Generali di Roma Capitale”, la Roma che vuole cambiare, quella Roma che vuole voltare la pagina del mal governo del centro destra.

RIVOLTiAmo gli Stati Generali di Alemanno e Berlusconi!
SABATO 19 FEBBRAIO 2011 ORE 15 PIAZZA VITTORIO.


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